Il turismo sostenibile è una tendenza in costante crescita, soprattutto grazie alla sempre maggiore sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali.
Booking ha dedicato un sondaggio proprio a questo tema.
I risultati, basati sulle opinioni di più di 30 mila turisti sparsi in 32 paesi, sono stati pubblicati ad aprile di quest’anno e, tra le altre cose, è emerso un dato molto positivo per la popolazione italiana, ovvero che “per l’93% degli italiani intervistati è importante viaggiare in modo sostenibile e il 60% dice di essere influenzato dalle recenti notizie sui cambiamenti climatici nello scegliere viaggi più sostenibili”.
Nel report sono anche riportati dati circa:
- la scelta del soggiorno – dal sondaggio è risultato che ”il 78% dei viaggiatori globali e l’85% degli italiani dichiara di desiderare di soggiornare in una struttura sostenibile”;
- le mete ed i periodi alternativi per viaggiare (predilezione per i viaggi in bassa stagione e le mete turistiche meno note);
- la volontà di immergersi nella cultura locale scoprendone usanze ed abitudini;
- la crescente attenzione all’utilizzo di mezzi di trasporto meno inquinanti e alla riduzione delle distanze percorse, prediligendo il turismo di prossimità.
TURISMO SOSTENIBILE: DOVE SOGGIORNARE
Continua a cresce la consapevolezza dell’esistenza dei soggiorni sostenibili e la loro visibilità è in aumento. Il 40% dei viaggiatori globali conferma di aver visto almeno un alloggio sostenibile su un sito di viaggi online durante lo scorso anno, mentre il 38% dice di cercare proattivamente le informazioni sugli impegni per la sostenibilità attuati dalle strutture prima di prenotare.
METE E PERIODI ALTERNATIVI

I viaggiatori concordano sul voler evitare le mete più popolari e visitate: negli ultimi 12 mesi un terzo (33%) dice di aver scelto di viaggiare in bassa stagione, mentre più di un quarto (27%) ha scelto mete meno note per evitare il turismo di massa.
A tal proposito, pensando ai viaggi futuri, il 40% degli intervistati ha dichiarato che viaggerebbe esclusivamente in bassa stagione per evitare periodi troppo affollati e il 64% eviterebbe le mete e le attrazioni più popolari, così da garantire una redistribuzione più equa dell’impatto positivo del proprio viaggio. Circa un terzo (31%) sceglierebbe addirittura una meta alternativa rispetto alla sua preferita, per scongiurare il turismo di massa.
TURISMO SOSTENIBILE: CULTURA E COMUNITÀ LOCALI

Una filosofia rigenerativa sta influenzando il processo decisionale dei viaggiatori: più della metà intende lasciare i posti visitati in una condizione migliore di quella in cui li hanno trovati; i due terzi vogliono vivere esperienze rappresentative della cultura locale. Infatti, più di un quarto dei viaggiatori intervistati (27%) dice di aver approfondito la cultura, i valori e le tradizioni locali della meta scelta prima di averla visitata, mentre una persona su quattro (25%) sarebbe disposta a pagare di più per le attività da fare in viaggio per contribuire alle comunità locali.
IL PUNTO DI SVOLTA PER I TRASPORTI

A livello globale, i viaggiatori sono attenti alla distanza percorsa, a come raggiungono la meta scelta e a come si muovono una volta a destinazione. Circa un quarto (23%) sceglie infatti di visitare una meta più vicina a casa per ridurre la propria impronta di carbonio e oltre una persona su cinque (22%) fa ricerche sui mezzi pubblici e/o noleggia una bici una volta arrivato a destinazione. Inoltre, una persona su cinque (20%) sceglie il treno rispetto all’auto per percorrere distanze più lunghe e poco meno di un terzo (30%) dice di vergognarsi a prendere l’aereo per il relativo impatto ambientale. Per quanto riguarda la prenotazione dei trasporti, il 40% cerca attivamente informazioni sulla loro sostenibilità.
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