I CALENDARI DEL MONDO

ORIGINI E CURIOSITA’ SUI CALENDARI DEL MONDO – aggiornato il 30 dicembre 2023

“Che anno è?”

La domanda sembra banale e, probabilmente, nella maggior parte dei paesi del mondo la risposta sarà la stessa, ma il fatto è che esistono molti calendari diversi da quello gregoriano e miliardi di persone li usano quotidianamente, se non altro per programmare le feste religiose.

I CALENDARI SOLARI E LUNARI

La maggior parte dei calendari che sono nati nel corso della storia si sono basati sul Sole o sulla Luna.

Il problema dei calendari lunari, però, è che si basano su mesi di circa 29 giorni e mezzo e quindi finiscono per avere degli anni con circa 11 giorni in meno rispetto all’anno solare. Questo è il motivo per cui i calendari lunari, alla lunga, non rispettano le stagioni. Per esempio, agosto potrebbe capitare alcuni anni in estate ed altri in inverno!

Per ovviare a questi inconvenienti sono nati i calendari solari o lunisolari.

I calendari lunisolari (fatti cioè osservando sia la Luna che il Sole) sono quelli che seguono le fasi della Luna, ma che aggiungono un mese extra per colmare il ritardo che altrimenti si accumulerebbe rispetto all’anno solare.

Anche i calendari solari, però, hanno i loro problemi. Un anno solare, ovvero il tempo che la Terra impiega per fare un giro intorno al Sole, dura infatti 365,24219 giorni. È il motivo per cui quasi ogni calendario prevede mesi di diversa durata o anni bisestili, cioè con un giorno in più, per rimettersi in pari.

L’ultima, fondamentale, questione da tenere presente quando si parla di calendari riguarda il loro inizio, cioè il momento dal quale si decide di iniziare a contare, il loro anno zero. Questo momento viene definito “epoca“. Per intenderci, nel caso del calendario gregoriano, “l’epoca” è la nascita di Gesù.

IL CALENDARIO GREGORIANO

E’ un calendario solare e venne introdotto nel 1582 da papa Gregorio XIII.

Lo scopo era quello di sistemare i ritardi accumulati dal precedente calendario, quello giuliano (introdotto da Giulio Cesare). Dopo aver consultato tutti gli esperti del caso, papa Gregorio XIII decise che dopo giovedì 4 ottobre 1582 ci sarebbe stato direttamente venerdì 15 ottobre.

Così!… Giusto per rimettersi in pari!

Per evitare di dover cancellare altri 10 giorni dalla storia del mondo, il calendario gregoriano applicò alcune modifiche a quello giuliano, stabilendo che è bisestile ogni anno multiplo di quattro, fatta però eccezione per gli anni multipli di 100 (anche detti “secolari”) che non sono allo stesso tempo multipli di 400. Chiaro, no?

Tradotto. Il 2000 è stato bisestile (perché multiplo di 4 e di 400), ma il 1900 non lo è stato e il 2100 non lo sarà (perché secolari e quindi multipli di 4, ma non di 400).

Così facendo, ogni 4 secoli ci sono 97 anni bisestili.

In modo tale che il calendario gregoriano sia quasi allineato con quello solare.

Ma nell’anno 4905 si ritroveranno a essere avanti di un giorno esatto rispetto all’anno solare!

IL CALENDARIO ISLAMICO

È lunare e la sua “epoca” è il 16 luglio 622 del calendario giuliano: il giorno dell’Egira, l’abbandono della Mecca da parte di Maometto.

Essendo lunare, i suoi 12 mesi sono tutti da 29 o 30 giorni, per un totale di 354 o 355 giorni e prevede anni bisestili.

Il fatto che il calendario islamico sia lunare e non preveda aggiustamenti all’anno solare fa sì che le sue festività, come per esempio il Ramadan, possano cadere in ogni stagione. In base a questo calendario siamo attualmente nell’anno 1444!

Ci sono anche calendari islamici leggermente diversi, infatti in Iran ed in Afghanistan si usa il calendario persiano, che è solare ed è attualmente nell’anno 1441!

IL CALENDARIO EBRAICO

È lunisolare e fu elaborato per la prima volta poco prima che nascesse Gesù: all’inizio la durata di ogni mese veniva decisa di volta in volta, guardando la luna.

Nel corso degli anni, però, subì diverse evoluzioni che lo resero più preciso.

In questo calendario gli anni sono raggruppati in cicli di 19 anni e possono avere 12 o 13 mesi, e i mesi possono avere 29 o 30 giorni.

Secondo questo calendario, la cui “epoca” corrisponde al momento della creazione del mondo (Anno Mundi),  siamo nel 5783!

IL CALENDARIO CINESE

È lunisolare e i mesi iniziano con la luna nuova. È molto simile a quello ebraico, perché costruito in base a cicli di anni da 12 e da 13 mesi, alternati.

Nel corso degli anni ci sono state diverse revisioni che hanno portato alla nascita di vari calendari cinesi o di origine cinese.

Attualmente è in corso l’anno del coniglio, mentre il nostro 10 febbraio 2024 inizierà quello del drago!

I CALENDARI INDUISTI

Ce ne sono tantissime varianti, tutte piuttosto complicate!

Il fatto è che questi calendari si basano su “metodo multidimensionale per strutturare il tempo, combinando informazioni sui giorni lunari, i giorni solari, i mesi lunari, i mesi solari, i movimenti del Sole e della Luna in relazione agli altri corpi celesti, e altri elementi astronomici”.

In sintesi, in questi calendari ci sono sia mesi lunari che mesi solari.

La data di inizio del calendario induista (sia solare, sia lunisolare) è il 23 gennaio 3102 a.C. nel calendario gregoriano; da questa data, ogni anno è indicato con il numero di anni “trascorsi”.

Ad esempio, nel 2023 del calendario gregoriano, sono trascorsi 5125 anni nel calendario induista, perciò questo è il 5126º anno.

Il calendario nazionale indiano (talvolta chiamato calendario Saka) è il calendario civile ufficialmente in uso in India e gli anni corrispondono al Calendario Gregoriano – 78.

Quindi: 2023 – 78 = 1945!

IL CALENDARIO BUDDHISTA

Anche il calendario buddista è una derivazione dei calendari induisti.

Il suo anno zero coincide però con la morte di Buddha avvenuta nel 543 a.C.

Quindi per questo calendario siamo nell’anno 2566!

GLI ALTRI CALENDARI

Fonte: Pixabay

Ci sono tantissimi altri calendari:

Quello copto che è diviso in 13 mesi ed ha come “anno zero” il momento in cui Diocleziano divenne imperatore romano.

Il calendario rivoluzionario sovietico, che da oltre un secolo confonde gli studenti di tutto il mondo che studiano una rivoluzione d’ottobre, avvenuta però a novembre!

Quello etiope (solare).

Quello giuliano rivisto, che potrebbe essere anche più preciso del gregoriano!

E poi c’è il calendario dei Maya, che andò molto di moda qualche anno fa tra i catastrofisti di tutto il mondo.

Infine, nella lunga e complessa storia dei calendari, va ricordato il virtuoso – ma incompreso! – tentativo fatto nel 1930 di creare un calendario Mondiale.

Elisabeth Achelis pensò che, partendo dal calendario Gregoriano, si sarebbe potuto creare un calendario sempre uguale, senza anni bisestili, e propose di avere anni di 12 mesi da 30 o 31 giorni, con ma due giorni “extra”, contraddistinti da una lettera e non da un numero.

Questi giorni dovevano essere indicati come W che stava per “Worldsday”, giorno del mondo.

Leggi anche CAPODANNO NEL MONDO

4 pensieri su “I CALENDARI DEL MONDO

  1. Pingback: IL CAPODANNO NEL MONDO - Viaggiastorie.Blog

  2. marina lo blundo – archeologa, archeoblogger, travelblogger, teablogger: blogger seriale con un grande amore per la scrittura, anche di narrativa. Vivevo a Firenze, ora a Ostia antica, ma porto sempre con me Genova e il Ponente Ligure nel cuore. Se volete fare colpo parlatemi di archeologia e offritemi una tazza di té!
    Marina

    Interessantissimo questo post! Esistono, e sono esistiti, davvero tantissimi calendari nella storia del mondo. L’uomo ha sempre avuto il bisogno di misurare il tempo e il suo scorrere e i calendari sono la forma necessaria per misurarlo.

  3. Bellissimo articolo molto interessante sui calendari, per esempio a Bali ne usiamo ben tre diversi, il gregoriano, il saka e il complicatissimo Pawukon

  4. lara_uguccioni – Lara, una laurea in scenografia, viaggiatrice, writer per passione mi diverto con la fotografia, gene impresso nel mio DNA. Sulla scrivania un gatto, tanti libri e una tazza di caffè americano.
    lara_uguccioni

    Bello questo articolo, interessante sapere quanti e quali sono i calendari nel mondo. Diamo sempre per scontato che il nostro è quello seguito da tutti, invece no!

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