CASERTA: COSA VISITARE OLTRE LA REGGIA

Caserta è famosa in tutto il mondo per la sua splendida Reggia, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. E’ innegabile, dunque, che molte persone vadano a Caserta solo per visitare il capolavoro di Vanvitelli, con i suoi sontuosi Appartamenti Reali ed i suoi scenografici giardini. Quello che molti non sanno, però, è che la città vanta anche altri 2 siti facenti parte dei patrimoni Unesco, oltre che un bellissimo borgo medievale.

Questa, quindi, è una breve guida per scoprire cosa visitare a Caserta oltre la Reggia!

CASERTA: IL BELVEDERE DI SAN LEUCIO

Si tratta di un complesso monumentale, patrimonio Unesco, situato a poca distanza dalla Reggia di Caserta (in linea d’aria è proprio sopra l’ultima fontana monumentale!).

Il Belvedere di San Leucio è un interessante esempio di archeologia industriale, frutto dell’utopica idea di Re Ferdinando di dar vita ad una comunità autonoma, chiamata appunto Ferdinandopoli, con tanto di statuto e leggi speciali.

All’interno del complesso monumentale si trovano, oltre ai telai restaurati ed ancora funzionanti, strumenti ed attrezzi per la lavorazione della seta ed una ruota idraulica per i torcitoi della stoffa.

A poca distanza c’è il Museo della Seta che espone i tessuti tanto apprezzati da nobili e reali di qualche secolo fa.

Oltre agli antichi telai ed agli appartamenti reali, si può visitare anche il Casino Reale del Belvedere, la cui costruzione si deve a Ferdinando II.

Per informazioni sugli orari di apertura e sui biglietti puoi visitare il sito belvederesanleucio.it

L’ACQUEDOTTO CAROLINO

Con questo sito terminano i patrimoni Unesco di Caserta.

L’acquedotto Carolino – noto anche come acquedotto di Vanvitelli – nacque per alimentare sia il complesso di San Leucio che per fornire acqua alla Reggia di Caserta ed alle sue splendide fontane. L’acqua proviene dalle sorgenti del Fizzo, alle falde del monte Taburno,  nel territorio di Airola (BN), e viene trasporta lungo un percorso di circa 38 chilometri, per lo più interrato.

L’opera, alla quale hanno contribuito i più eminenti studiosi e matematici del Regno di Napoli, ha richiesto 16 anni di lavori, destando l’attenzione di tutta l’Europa, tanto da essere riconosciuta come una delle opere di maggiore interesse architettonico ed ingegneristico del XVIII secolo.

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IL DUOMO DI CASERTA

Il Duomo di Caserta, noto anche come Cattedrale di San Michele Arcangelo, vanta un a storia piuttosto travagliata.

Nel 1783 un incendio distrusse la chiesa parrocchiale casertana, dedicata a san Sebastiano. Da quel momento la celebrazione delle funzioni religiose fu trasferito nella chiesetta quattrocentesca della Madonna Annunziata. Tuttavia la chiesa era di piccole dimensioni e non adatta alle esigenze di culto dell’intera città. Fu così che l’architetto di corte Giovanni Patturelli fu incaricato di redigere un progetto di ampliamento della chiesa della Madonna Annunziata.

Il primo progetto redatto da Patturelli non piacque ai committenti e così si susseguirono numerosi altri progetti.

I moti rivoluzionari del 1820-21 bloccarono, però, ogni iniziativa.

Nel 1822 Ferdinando I, riprendendo in mano la vicenda, decise che la nuova chiesa cattedrale dovesse sorgere nel luogo della chiesetta della Madonna Annunziata, che andava pertanto demolita, e che il progetto del Patturelli sarebbe stato rivisto dall’architetto Pietro Bianchi.

Il 30 maggio 1822 fu posta la prima pietra di questo progetto e nell’aprile del 1832 la chiesa, completata nelle sole tre navate, fu aperta al culto.

Tuttavia la chiesa non piacque ai cittadini ed i due architetti finirono per incolparsi a vicenda.

Infine, nel 1837, la direzione dei lavori passò nelle mani all’architetto Pietro Valente, direttore del Regio Istituto di Belle Arti.

Nel febbraio 1842, alla presenza del re Ferdinando II e della consorte Maria Teresa, la nuova cattedrale venne inaugurata sotto il nuovo titolo di San Michele Arcangelo.

Durante il secondo conflitto mondiale la chiesa fu bombardata e riportò notevoli danni.

I lavori di restauro, iniziati negli anni 60, sono terminati nel 2014.

CASERTAVECCHIA

Casertavecchia è un borgo che dista circa 10 km dal centro di Caserta di cui, durante il Medio Evo, fu il principale nucleo urbano.

Le sue origini sono incerte. Sappiamo che fu un dominio longobardo e che diede rifugio alle popolazioni costiere che fuggivano dalle incursioni saracene.

Nel 1062 ebbe inizio la dominazione normanna che portò il paese al massimo livello di splendore con la costruzione dell’attuale duomo, consacrato al culto di San Michele Arcangelo.

Con l’avvento dei Borbone e la costruzione della Reggia, Caserta diventa il nuovo centro di ogni attività a scapito di Casertavecchia.

Oggi Casertavecchia è tornata a vivere grazie al turismo culturale ed alle numerose manifestazioni folkloristiche.

GRAZIE A SIAMOSEMPREINGIRO PER IL CONTRIBUTO FOTOGRAFICO!

Leggi anche: LA REGGIA DI CASERTA

3 pensieri su “CASERTA: COSA VISITARE OLTRE LA REGGIA

  1. Sai che non ho mai visitato la Reggia di Caserta? Ce l’ho in programma da tempo, ma non ci sono ancora riuscita. Se dovessi organizzare un weekend da quelle parti terrò sicuramente conto dei tuoi consigli per i dintorni.

  2. Sono stata a Caserta due anni fa e, manco a dirlo, ci siamo concentrati sulla visita della Reggia e non siamo riusciti a vedere niente altro. Ma dal tuo articolo si capisce che la città merita una visita più approfondita!

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