PARCHI E GIARDINI DI ATENE

Se stai pensando di visitare Atene, può essere utile sapere qualcosa in più sui suoi parchi e giardini.

Queste oasi verdi nel cuore della città, infatti, sono l’ideale per prendersi una pausa dal trambusto urbano e rilassarsi tra le visite ai principali monumenti.

Quindi se vuoi concederti una passeggiata rilassante, lontano dal caos delle vie più centrali, non hai che l’imbarazzo della scelta!

La collina di Filopappo, i Giardini Nazionali ed il monte Licabetto offrono la possibilità di immergersi nel verde e godersi Atene da una diversa prospettiva.

PARCHI E GIARDINI DI ATENE: LA COLLINA DI FILOPAPPO

Secondo Plutarco la Collina di Filopappo (detta anche Collina delle Muse) fu il teatro dello scontro tra Teseo e le Amazzoni.

Al di là dei miti, di sicuro questo luogo fu abitato fin dalla preistoria e presenta interessanti rovine archeologiche.

Accedendo da via Dionysiou Areopagitou troverai un percorso lastricato che, per prima cosa, ti porterà alla cinquecentesca chiesetta di “San Demetrio del cannone”. Il nome della chiesa è dovuto ad un evento miracoloso: un gruppo di cristiani venne salvato da un fulmine che colpì il soldato turco che stava per ucciderli con un colpo di cannone.

Proseguendo sul sentiero troverai un labirinto di nicchie scavate nella roccia, tradizionalmente considerate la prigione di Socrate.

Al termine della scalinata ci sono i ruderi del Santuario delle Muse dove, tuttora, gli artisti depongono offerte!

Sulla cima della collina, invece, c’è il monumento costruito in onore del console romano Giulio Antioco Filopappo.

La collina di Filopappo, inoltre, è un magnifico punto di osservazione panoramica sia sull’Acropoli che sull’Attica, quindi non dimenticare la macchina fotografica!

I GIARDINI NAZIONALI

Il giardino, creato nel 1839 per volere della regina Amalia, fu aperto al pubblico soltanto nel 1923, con il nome di “Giardino Nazionale”.

E’ una vera e propria oasi verde nel cuore della città, vicinissimo al palazzo del Parlamento ed a piazza Syntagma.

Ha una superficie di oltre 160.000 metri quadrati ed accoglie più di 500 diversi tipi di piante e fiori. 

L’architetto dei giardini Friedrich Schimdt, infatti, viaggiò per tutto il mondo alla ricerca delle specie più rare ed esotiche, aiutato anche dalle forze navali greche.

IL MONTE LICABETTO

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Fonte: Unsplash

Il monte Licabetto, il cui nome significa letteralmente “la collina dei lupi”, si eleva per 272 metri sul livello del mare ed è il punto più alto di Atene. La città lo circonda completamente, facendolo apparire come una macchia verde tra il bianco dei suoi edifici.

Secondo la mitologia, la dea Atena, volendo che il suo tempio fosse più vicino al cielo, prese un’enorme roccia per posarla sulla collina dell’Acropoli. Però, mentre la stava trasportando, ricevette una notizia che la sorprese e la fece distrarre. Così la roccia le scivolò e cadde su Atene formando il monte Licabetto.

La base della collina è circondata da un bosco di pini, mentre sulla vetta si trovano la Cappella di San Giorgio, un teatro ed un ristorante.

La cima, da cui si gode uno splendido panorama sulla città, può essere raggiunta a piedi, percorrendo le ombreggiate stradine che serpeggiano tra i pini, oppure con la funicolare che parte da Kolonaki.

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L’ACROPOLI DI ATENE – COSA VISITARE

L’Acropoli è il simbolo della città di Atene e dell’intera Grecia.

Immortale testimonianza della grandezza della civiltà classica e punto di riferimento della cultura greca.

Una visita alla città alta è imperdibile per chiunque visiti la capitale greca.

L’Acropoli sorge sulla collina sacra che domina Atene dall’alto. E’ il più grande complesso architettonico giunto fino a noi dall’antica Grecia.

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Fonte: Pixabay

Fu Pericle a volere la sua costruzione nel V secolo a. C. in un’area dove, già nei secoli precedenti, erano stati edificati palazzi e luoghi di culto.

Nel corso del tempo l’Acropoli ha subito numerosi danni e spoliazioni.

Inizialmente i bizantini convertirono i templi in chiese e ne saccheggiarono i tesori.

Poi, quando nel 1456 Atene fu conquistata dai turchi, il sito divenne una moschea e l’Eretteo fu utilizzato come harem.

In ogni caso l’episodio che danneggiò di più l’Acropoli avvenne nel 1687 quando il Partenone, usato dai turchi come deposito per la polvere da sparo, esplose letteralmente sotto l’assedio dell’esercito veneziano. Infine, nel XIX secolo, Lord Elgin, ambasciatore del re d’Inghilterra, contribuì alle spoliazioni portando in patria numerosi marmi per esporli al British Museum.

Oggi l’Acropoli è patrimonio mondiale dell’Unesco.

Salendo verso la città alta il colpo d’occhio è spettacolare: monumenti millenari che si fondono armoniosamente con la natura circostante mentre, tutt’intorno, si estende Atene, bianca e immensa.

Vediamo quali sono i siti principali che puoi visitare nell’area dell’acropoli.

L’ODEON DI ERODE ATTICO

L’Odeon, che si trova alla base dell’Acropoli, venne costruito da Erode Attico nel 161 d. C., in memoria della moglie Regilla.

E’ composto da 32 file di gradoni, può ospitare fino a 6 mila persone ed è uno dei teatri funzionanti più antichi del mondo. 

Ancora oggi, infatti, viene utilizzato per mettere in scena emozionanti spettacoli teatrali e musicali ed è la sede principale del Festival di Atene-Epidauro.

L’INGRESSO DELL’ACROPOLI: I PROPILEI

I Propilei rappresentano l’accesso monumentale dell’Acropoli.

L’ingresso, composto da un corpo centrale e due ali laterali, venne progettato dall’architetto Mnesicle e costruito tra il 437 e 432 a.C., quando la sua realizzazione venne interrotta a causa della guerra del Peloponneso.

Le ali indipendenti rappresentano la parte incompiuta del progetto originale: nella parte settentrionale si trova la Pinacoteca,  progettata per essere una galleria d’arte e un luogo per i banchetti, mentre a sud si trova un semplice portico.

IL TEMPIO DI ATENA NIKE

Questo tempio, con i suoi 27 metri di lunghezza e i 18 di larghezza, è la struttura più piccola dell’Acropoli.

Sorge parte sud-ovest, su uno sperone roccioso vicino ai Propilei. 

Il tempio, costruito nel 420 a. C. dall’architetto Callicrate, ospitava la statua lignea della Apteros Nike (la Vittoria senza ali).

La dea era rappresentata così per una questione scaramantica. Secondo la tradizione, infatti, una volta privata delle sue ali, la dea non avrebbe più potuto lasciare Atene che, dunque, sarebbe stata per sempre vittoriosa.

IL SIMBOLO DELL’ACROPOLI: IL PARTENONE

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Fonte: Pixabay

Il Partenone fu progettato da Ictino e Callicrate per essere il monumento principale dell’Acropoli.

Venne terminato nel 438 a.C., giusto in tempo per le Grandi Feste Panatenaiche.

Il tempio conteneva una delle meraviglie del mondo antico: la statua crisoelefantina di Atena.

Progettata da Fidia (il Michelangelo dell’epoca!) e terminata nel 432 a.C., si ergeva per 12 metri ed era rivestita d’oro. Il volto e le mani erano d’avorio e gli occhi di pietre preziose.

Nel 426 d.C. la statua venne portata a Costantinopoli e se ne persero le tracce!

L’ERETTEO

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L’Eretteo sorge nel luogo più sacro dell’Acropoli, quello in cui Poseidone ed Atena si sfidarono per il dominio sulla città di Atene.

E’ un capolavoro dell’architettura ionica, reso celebre dal Portico delle Cariatidi, la loggia meridionale sostenuta da 6 maestose statue di donne.

Il tempio ha una pianta asimmetrica, dovuta al terreno irregolare su cui sorge. La sua costruzione iniziò nel 420 a. C., in piena guerra del Peloponneso, per essere terminata nel 406 a. C..

IL TEATRO DI DIONISO

Il teatro, costruito inizialmente in legno, era il fulcro delle celebrazioni delle Grandi Dionisie che si svolgevano ogni anno ad Atene, tra il 10 ed il 14 del mese di Elafebolione del calendario attico, corrispondente ai nostri mesi di marzo ed aprile.

Queste celebrazioni erano dedicate al dio Dioniso e prevedevano la messa in scena rappresentazioni teatrali sia tragiche che comiche. Si trattava di rappresentazioni di tipo competitivo, con tanto di giuria e classifica finale.

Qui sono state rappresentate per la prima volta le commedie di Aristofane, oltre che le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide.

Nei pressi del teatro alcuni gradini conducono al Santuario di Asclepio, costruito intorno ad una sorgente sacra e dedicato al dio della medicina. Il culto di Asclepio fu introdotto ad Atene nel 429 a. C. mentre in città infuriava un’epidemia di peste.

IL MUSEO DELL’ACROPOLI

Il Museo si trova nel quartiere di Makryianni, a circa un chilometro di distanza dal Partenone.

Questo moderno edificio, inaugurato nel 2009, ospita circa 8 mila metri quadrati di esposizione.

Le opere, soprattutto sculture, raccontano la vita sull’Acropoli dalla preistoria fino alla tarda antichità.  

Al terzo piano si trova la sala dedicata al Partenone dove sono esposte le sculture ed il fregio riportati in Grecia dell’Inghilterra, dopo il saccheggio di sir Elgin.

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COSA VISITARE AD ATENE E DINTORNI

Atene è una città affascinante e misteriosa. Patria della filosofia e della democrazia, dell’arte e del teatro.

Le sue origini ed il suo stesso nome sono legate al mito che attribuisce l’edificazione della città alla dea Atena.

Ma Atene non è solo storia e mitologia, è anche una città vivace e moderna che, in occasione delle Olimpiadi del 2004, ha saputo rinnovarsi e diventare ancora più bella. 

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta della capitale greca, delle sue strade intrise di storia e dei suoi monumenti che parlano di un glorioso passato.

L’ACROPOLI DI ATENE

L’Acropoli è il simbolo di Atene.

Domina la città dall’alto ed è visibile praticamente ovunque!

L’ingresso principale si trova in Dionysiou Areopagitou.

I suoi monumenti più importanti sono: il Partenone, i Propilei, l’Eretteo, il tempio di Atena Nike, il teatro di Dioniso, l’Odeon di Erode Attico ed il Museo dell’Acropoli.

Per completare la visita non puoi perderti il Museo dell’Acropoli che sorge proprio alle sue pendici.

E’ una struttura vasta e moderna che ospita i tesori rinvenuti nel sito. La maggior parte delle statue dell’Acropoli, infatti, sono delle riproduzioni in gesso, le originali sono conservate nel museo!

Per saperne di più leggi anche: L’ACROPOLI DI ATENE – COSA VISITARE

IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

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Il Museo Archeologico Nazionale è uno dei più importanti al mondo ed espone la più ricca e preziosa collezione di antichità greche esistente!

Visitare il museo richiede molto tempo, basta considerare che dispone di ben 8000 mq di spazio espositivo! Comunque i reperti principali possono essere visti in circa mezza giornata.

Questo immenso palazzo neoclassico del XIX secolo conserva tesori che illustrano la storia e l’arte greca dal Neolitico all’Età Classica.

La favolosa collezione di reperti micenei è imperdibile! Nella prima teca si trova la celeberrima Maschera di Agamennone, riportata alla luce da Heinrich Schliemann a Micene.

Le gallerie a sinistra dell’ingresso ospitano le sculture più antiche ed importanti del museo, come gli splendidi Kouroi (statue maschili) del VII secolo a.C. ed il colossale Kouros di Naxos che un tempo si trovava di fronte al Tempio di Poseidone a Capo Sunio.

L’ANTICA AGORA’ DI ATENE

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Fonte: Pixabay

Il cuore dell’antica Atene era l’Agorà, il centro dinamico in cui si svolgevano le principali attività politiche, sociali e commerciali.

In questo luogo Socrate conversava con i suoi concittadini esponendo le sue riflessioni filosofiche e San Paolo predicava il messaggio evangelico.           

Ci sono 2 ingressi: uno da via Adrianou e l’altro da via Apostolou Pavlou, da cui si dirama un breve sentiero che conduce alla biglietteria.

In base all’ingresso da cui entrerai nell’Agorà potrai iniziare la tua visita o dalla Chiesa dei Santi Apostoli, un’incantevole chiesetta bizantina costruita nel X secolo per celebrare i discorsi di San Paolo; oppure dalla Stoà di Attalo, un portico a due piani che un tempo ospitava le attività commerciali della città ed ora ospita un interessante museo.

In ogni caso non puoi perderti una visita al Tempio di Efesto!

Questo tempio dorico, perfettamente conservato, era dedicato al dio del fuoco ed era circondato da fonderie e botteghe di fabbri. Nel 1300 fu trasformato nella chiesa di Agios Georgios.

Oggi domina l’Agorà, circondato dalla vegetazione e da simpatiche tartarughe!

IL TEMPIO DI ZEUS OLIMPICO

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Questo tempio imponente, chiamato anche “Olympieion”, rappresenta il più grande di tutta la Grecia e non poteva che essere dedicato al dio supremo, Zeus.

La costruzione di questa colossale meraviglia richiese più di 700 anni!

Fu Pisistrato ad avviarla nel VI secolo a.C., mentre l’imperatore Adriano la portò a termine nel 131 d.C.

Per celebrare il completamento dell’opera l’imperatore fece collocare nella cella del tempio una delle statue più grandi del mondo raffigurante Zeus. E, per sottolineare che era stato lui a concludere la costruzione, accanto alla statua del dio ne fece collocare ad un’altra raffigurante se stesso!

Il tempio fu saccheggiato dai barbari nel III secolo d.C. ed in seguito venne abbandonato.

L’edificio aveva originariamente 104 colonne corinzie, ciascuna alta 17 metri.

Oggi ne rimangono solo 15.

La sedicesima giace a terra, colpita da un fulmine nel 1852.

Accanto al tempio si trova l’Arco di Adriano fatto erigere nel 132, probabilmente per celebrare la consacrazione del tempio.

L’arco, che aveva la funzione di separare la città antica da quella romana, è anche una delle più tangibili prove dell’amore di Adriano nei confronti di Atene. Il fregio di nord-ovest recita: “Questa è Atene, l’antica città di Teseo”. Mentre quello di sud-est reca inciso: “Questa è Atene, la città di Adriano”.

IL VERDE DI ATENE: PARCHI E GIARDINI

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Se vuoi concederti una passeggiata rilassante, lontano dal caos delle vie più centrali, non hai che l’imbarazzo della scelta!

La collina di Filopappo, i Giardini Nazionali ed il monte Licabetto offrono la possibilità di immergersi nel verde e godersi Atene da una diversa prospettiva.

Per saperne di più leggi anche: PARCHI E GIARDINI DI ATENE

IL CAMBIO DELLA GUARDIA IN PIAZZA SYNTAGMA

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Se l’antica agorà era il cuore della vecchia Atene, Piazza Syntagma è il fulcro della vita dell’Atene moderna.

Il suo nome può essere tradotto in italiano come “Piazza della Costituzione”.

Il riferimento è alla costituzione concessa nel 1843 dal re di Grecia Ottone I di Wittelsbach.

Si affacciano sulla piazza il palazzo del parlamento (l’antico palazzo reale) e la tomba del Milite Ignoto, inaugurata nel 1932.

Qui, ogni giorno, è possibile assistere al pittoresco cambio della guardia degli Euzoni, i soldati con il caratteristico gonnellino e le babbucce con la punta ricurva.

LA PLAKA

Poco distante da Piazza Syntagma si trova uno dei luoghi più affascinanti di Atene: la Plaka!

Un dedalo di viuzze lastricate lungo le quali si susseguono antichi siti, edifici neoclassici, piccoli musei un po’ stravaganti, chiese bizantine e rustiche taverne.

Allontanandoti dalle vie principali – e più turistiche! – come Kydathineon e Adrianou, potrai conoscere lo spirito più autentico della città e della sua gente, assaggiare la vera gastronomia locale e fare anche un po’ di shopping di qualità.

I DINTORNI DI ATENE

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Se vuoi allontanarti da Atene per una gita di mezza giornata ti consiglio di visitare il Tempio di Poseidone a Capo Sunio (in greco Capo Sounion).

E’ un posto da favola!

Immagina: le rovine del tempio che si affacciano sul blu dell’Egeo…

Capo Sunio si trova nella punta estrema della Penisola Attica e dista solo 67 km da Atene.

Se viaggi in auto puoi percorrere la strada panoramica E091 che costeggia il mare. Se, invece, preferisci i mezzi pubblici, ci sono gli autobus della compagnia Ktel Attikis che partono  nei pressi del Museo Archeologico Nazionale.

Il mare Egeo deve il suo nome proprio a un evento accaduto a Capo Sunio.
Secondo la  mitologia greca, Egeo, re di Atene, attese a Capo Sunio il ritorno del figlio Teseo andato a combattere contro il Minotauro sull’isola di Creta.

Prima della partenza avevano deciso che la nave di Teseo sarebbe dovuta rientrare issando le vele bianche in caso di vittoria o quelle nere in caso di sconfitta.

Teseo uccise il Minotauro ma si dimenticò di issare le vele bianche; quindi Egeo, vedendo la nave rientrare in porto con le vele nere pensò che suo figlio fosse morto e, disperato, si uccise gettandosi nel mare che, da quel momento, prese il suo nome.

INFORMAZIONI UTILI

L’aeroporto Eleftherios Venizelos di Atene si trova a Spata, a circa 30 km dal centro.

Per andare in città puoi prendere l’autobus che parte all’ingresso dell’aeroporto e ferma in piazza Syntagma oppure la metro.

Ci sono delle tessere turistiche per i trasporti pubblici che valgono da un giorno ad una settimana.

Solo alcune, però, comprendono anche il tragitto da e per l’aeroporto, quindi controlla bene al momento dell’acquisto!

Se vuoi muoverti autonomamente e non perdere nessuna delle principali attrazioni di Atene, puoi fare il tour della città accompagnato dell’App Audioguida. Si tratta di un’App con oltre 100 punti di interesse, immagini, descrizioni, commenti audio di esperti locali e mappe digitali interattive.

Per saperne di più clicca qui.

L’Athens Pass, invece, è un’ottima soluzione per risparmiare tempo e denaro.

Grazie al Pass, infatti,avrai l’accesso prioritario ad un prezzo ridotto in molti siti della città.

Il Pass comprende l’accesso prioritario all’Acropoli, all’Agorà antica, all’Agorà romana, alla Biblioteca di Adriano, al Tempio di Zeus Olimpio, al Ceramico, al Liceo di Aristotele, al Museo dell’Acropoli e l’App Audioguida.

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I MONASTERI DELLE METEORE

Un viaggio alla scoperta dei monasteri delle Meteore, tra arte, natura e spiritualità.

Meteora (che in lingua greca significa letteralmente “sospeso in aria”) è una famosa località situata nel nord della Grecia, nella regione della Tessaglia, nei pressi della cittadina di Kalambaka.

Questo luogo, secondo per importanza religiosa solo al monte Athos, deve la sua fama agli incredibili monasteri noti proprio con il nome di “Meteore”.

I monasteri delle Meteore sono uno straordinario esempio di come la bellezza della natura possa essere esaltata – e non distrutta! – dall’ingegno umano.

In un paesaggio tra il surreale ed il metafisico si innalzano imponenti torri di arenaria sulla cui sommità sorgono antichi monasteri che, visti dal basso, appaiono del tutto irraggiungibili.

I primi eremiti apparvero a Meteora all’inizio dell’XI secolo, ma solo nel XIV secolo un gruppo di monaci greco-ortodossi decise di costruire qui i propri luoghi di culto, che successivamente vennero utilizzati anche come rifugio durante le persecuzioni ottomane. In questo periodo furono eretti un totale di 24 monasteri, tutti situati in cima ad un’altura o addossati a pareti a strapiombo.

Questi edifici religiosi furono costruiti in modo eroico, affrontando incredibili difficoltà.

Oggi rimangono solo 6 monasteri funzionanti e visitabili: Agios Stefanos, Agia Triada, Gran Meteora, Varlaam, Roussanou e Agios Nikolaos.

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CONSIGLI UTILI

Per visitare i monasteri occorre un abbigliamento adeguato. Si devono avere gambe e spalle coperte, quindi niente pantaloncini, canotte o minigonne. Comunque all’entrata di ogni monastero vengono forniti gratuitamente degli scialli e delle gonne lunghe che si possono indossare sopra i propri indumenti. All’interno dei monasteri non si possono fare foto o video.

Per visitare tutti e 6 i monasteri basta un’unica giornata, ma è necessario organizzarsi bene in base agli orari di apertura al pubblico; inoltre molto dipende dalla propria velocità a percorrere le infinite scalinate e salite di accesso!

Gli escursionisti più allenati possono visitare la zona a piedi, percorrendo gli antichi e un tempo segreti monopatia (sentieri dei monaci).

I periodi migliori per visitare le Meteore sono la primavera e l’autunno. Sono sicuramente da evitare le giornate molto afose di agosto, ma anche quelle invernali più rigide. Inoltre la velocità con cui, durante la stagione fredda, può cambiare il clima a queste altezze, con l’improvvisa comparsa di nubi e nebbie,  spesso non consente di apprezzare appieno il panorama.

I monasteri sono comunque accessibili al pubblico durante tutto l’anno. Alcuni hanno 2 giorni di chiusura a settimana. Da aprile ad ottobre chiudono più tardi rispetto ai restanti mesi dell’anno.

COME RAGGIUNGERE LE METEORE

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Le Meteore sono una meta privilegiata per tutti quelli che abbiano in mente una vacanza in Grecia on the road, quindi il mezzo migliore per raggiungere Kalambaka, ovvero il punto di partenza per visitare i monasteri, è proprio l’auto.

Se, come me, avete raggiunto la Grecia con il traghetto da Ancona, Venezia, Bari o Brindisi, lasciate il porto di Igoumenitsa e, servendovi dell’autostrada Egnatia A2, raggiungerete facilmente la cittadina di Kalambaka.

Se, invece, avete scelto di viaggiare in aereo sicuramente atterrerete in uno dei due aeroporti principali della Grecia, ossia Atene e Salonicco. Per arrivare alle Meteore da queste due località potete scegliere varie opzioni:

  • noleggiare un’auto, sono circa 250 km da Salonicco e 350 Km da Atene. Il viaggio, soprattutto dalla capitale, non è brevissimo, ma potete sempre approfittarne per fare qualche sosta lungo il tragitto… magari a Delfi o alle Termopili;
  • viaggiare in treno con TrainOSE. Sia partendo da Salonicco che da Atene ci sono pochi treni diretti per Kalambaka, molto probabilmente sarà necessario fare almeno un cambio a Palaiofarsalos;
  • infine si può usare il bus di Ktel. Da Salonicco c’è la corsa diretta, mentre partendo da Atene sarà necessario fare il cambio a Trikala.

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