COME HO SCOPERTO LA CRESCITA PERSONALE ED APPLICATA AI VIAGGI
Mi sono imbattuta per caso nel mondo della crescita personale alcuni anni fa, in circostanze molto banali. Dovevo fare il “cambio di stagione” del mio armadio, avevo tanti vestiti e poco spazio. Stavo cercando un sistema per stipare tutto nel modo più preciso possibile.

Ho cercato su google e mi è apparsa Marie Kondo, la fata zen dell’ordine.
Avevo già sentito parlare di lei e del suo metodo, ma pensavo che un libro intitolato “Il magico potere del riordino” fosse rivolto a disordinati cronici con tendenze da “accumulatori seriali” e non a persone come me che, già per natura, tendono ad essere estremamente ordinate. Comunque – forse perché quel cambio di stagione mi stava davvero esasperando!- decisi di darle una chance.
Iniziai a vedere dei video ed a leggere degli articoli. Poi comprai i suoi libri.
Quello fu solo il principio!
In pochissimo tempo passai dal tema del decluttering, a quello del minimalismo e poi all’intenzionalità, alla consapevolezza, alla mindfulness… in breve avevo scoperto un mondo!
E pensare che volevo solo riordinare l’armadio!
Non sono un’esperta di crescita personale, anzi è relativamente da poco che mi sono avvicinata a questi temi, tuttavia trovo che siano molto interessanti e mi piace l’idea di poter condividere questo percorso!
Con l’espressione “Crescita personale” si intende un processo di cambiamento teso a migliorare noi stessi ed il rapporto con gli altri attraverso lo sviluppo delle nostre potenzialità. In sostanza l’obiettivo è “diventare la migliore versione di se”.
Facile, no?
La prima cosa che ho notato da quando ho iniziato questo percorso è stata la graduale scomparsa di alcuni preconcetti. Prendiamo il minimalismo, per esempio. Nella mia mente era legato al clichè di una casa semi vuota e off-white. La verità è che non è così.
Il minimalismo non è solo uno stile di arredamento (che può piacere o meno!), ma è soprattutto uno stile di vita, un modo di essere.
“Less is more” significa avere meno cose di cui occuparsi o meno impegni da gestire per avere più tempo per fare ciò che realmente ci interessa, per stare con le persone che per noi sono importanti e apportano valore alla nostra vita. Significa liberarsi del superfluo per occuparsi solo dell’essenziale.
Inoltre il minimalismo non è una gara a chi ha di meno! Io posso considerarmi minimalista possedendo 10 oggetti, mentre un’altra persona può farlo possedendone 50. Non c’è una regola fissa, si tratta di un atteggiamento interiore.
CRESCITA PERSONALE, VIAGGI E TURISMO CONSAPEVOLE
I temi della crescita personale mi hanno appassionato da subito e per me è stato naturale cercare di capire come adattarli all’altra mia grande passione, i viaggi.
Ho trovato la sintesi perfetta nel “Turismo Consapevole”, una cosa che già facevo istintivamente da tempo senza sapere che avesse un nome specifico e delle “regole ufficiali”.
Viaggiare con consapevolezza significa essere parte attiva del viaggio. Raggiungere un luogo non solo per scattarsi un selfie e poterlo depennare dalla lista delle cose da fare, ma per vivere un’esperienza, per conoscere culture e tradizioni diverse dalla propria.
Viaggiare in questo modo spinge a riconsiderare se stessi!
Fortunatamente, negli ultimi anni, è aumentata molto la sensibilità nei confronti del turismo consapevole ed anche l’ONU è intervenuta sul tema riconoscendo “l’importanza del turismo internazionale, e in particolare la designazione di un anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, per promuovere una migliore comprensione tra i popoli in tutto il mondo, nel condurre ad una maggiore consapevolezza del ricco patrimonio di varie civiltà e al raggiungimento di un migliore apprezzamento dei valori intrinseci di culture diverse, contribuendo così al rafforzamento della pace nel mondo”.
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