Tivoli è sempre stata una meta per aristocratici, artisti ed intellettuali di tutto il mondo.
Non a caso divenne una delle tappe italiane del Grand Tour.
In questo articolo andremo alla scoperta delle tre ville di Tivoli che, in un certo senso, rappresentano le tre diverse anime di questa città.
Villa Adriana è un gioiello dell’archeologia e conserva intatto il fascino dei fasti della Roma imperiale.
Villa d’Este, con i suoi “giardini all’italiana”, è un bellissimo esempio del nostro Rinascimento.
Infine c’è Villa Gregoriana, con la sua aria sublime e romantica.
ALLA SCOPERTA DELLE VILLE DI TIVOLI
VILLA ADRIANA


Fu costruita dall’imperatore Adriano tra il 118 ed il 138 d.c. su un’area di ben 120 ettari, oggi la zona visitabile è di circa 40!
Questa villa vastissima e straordinaria comprendeva edifici residenziali, terme, giardini, ninfei, templi e teatri. Tutto era magnificamente decorato con uno sfarzo ed una ricercatezza senza precedenti.
Il Canopo ed il Teatro marittimo sono in assoluto i luoghi che preferisco all’interno della Villa.
In entrambi è l’acqua che domina la scena e crea suggestioni uniche.
Il Canopo è una struttura che rievoca il braccio del Nilo che congiungeva l’omonima città di Canopo, appunto, con Alessandria.
Il Teatro marittimo, invece, è una delle prime strutture realizzate nel complesso della Villa e, probabilmente, fu anche residenza imperiale.
Infine una curiosità!
Hai mai fatto caso che in qualunque museo sia presente una “collezione Romana” c’è sempre un busto o una statua di un certo Antinoo? La prossima volta che capiti ai Musei Vaticani, al Prado o al Louvre, facci caso!
Antinoo era un giovane originario della Bitinia, ma soprattutto era l’amante dell’imperatore Adriano.
Morì prematuramente affogando nelle acque del Nilo in circostanze oscure.
Adriano, in preda al dolore, volle che l’immagine del suo amato fosse riprodotta ovunque.
In un certo senso volle renderlo immortale!
E, in effetti, l’imperatore riuscì nel suo intento. Ancora oggi, infatti, questo giovane turco ci guarda attraversare i corridoi dei più importanti musei del mondo!
TIVOLI: VILLA D’ESTE


Fu costruita per volontà del Cardinale Ippolito d’Este, figlio di Alfonso I e Lucrezia Borgia.
Papa Giulio III, per ringraziare Ippolito per il contributo alla sua elezione, lo nominò governatore a vita di Tivoli e del suo territorio.
Tuttavia, giunto a Tivoli, il Cardinale scoprì con orrore che avrebbe dovuto vivere in un vecchio convento malandato… lui che era abituato ai fasti di Roma e della sua corte a Ferrara!
Fu così che decise di trasformare il convento in una degna residenza!
L’ultimo proprietario privato della villa fu l’Arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este.
Poi l’intero complesso passò allo stato italiano e fu oggetto di importanti restauri sia nel primo che nel secondo dopoguerra.
Ciò che rende unica Villa d’Este è la straordinaria bellezza dei suoi giardini!
Un vero tripudio di fontane (2 sono opera del Bernini: “Il Bicchierone” e la “Cascata della Fontana dell’Organo”), ruscelli e specchi d’acqua che riflettono ad arte la bellezza del paesaggio, moltiplicandola all’infinito!
VILLA GREGORIANA
Papa Gregorio XVI, nel 1832, decise di promuovere una poderosa opera di ingegneria idraulica allo scopo di contenere le acque dell’Aniene ed evitarne le esondazioni.
Le acque del fiume furono incanalate artificialmente e diedero vita alla “Cascata Grande” che, con i suoi 120 metri di salto, è la seconda in Italia dopo quella delle Marmore.
Terminata quest’opera, il Papa creò il parco che, da subito, fu meta di intellettuali ed artisti che ne raccontarono la bellezza. Del resto Villa Gregoriana, con i suoi boschi, le antiche rovine, i sentieri, la cascata e le grotte, incarnava esattamente l’estetica del sublime tanto amata dai Romantici.
La Villa, ormai di proprietà demaniale ed in stato di abbandono, venne data in concessione al FAI nel 2002 e riaperta al pubblico dal 2005.