PASQUA IN ITALIA: 10 METE DA VISITARE

Le vacanze di Pasqua rappresentano la prima occasione utile per organizzare un piccolo viaggio, approfittando delle belle giornate di sole e di qualche giorno di riposo dal lavoro e dalla scuola. Seguiranno poi i ponti del 25 aprile (molto lungo quest’anno!) e quelli del primo maggio e del 2 giugno!

C’è chi preferisce i piccoli borghi, chi ama musei e città d’arte, chi pianifica un trekking per immergersi nella natura e chi non aspetta altro che tornare al mare. Fortunatamente il nostro Paese offre infinite possibilità!

Ecco quindi 10 idee su dove trascorrere le vacanze di Pasqua in Italia.

PASQUA IN ITALIA: PICCOLI BORGHI

CIVITA DI BAGNOREGIO

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Si trova in provincia di Viterbo, a pochi passi dal lago di Bolsena.

Sorge sulla vetta di un’altura di tufo ed è raggiungibile solo attraverso un lungo ponte pedonale dal quale si gode di uno dei panorami più spettacolari di tutto il Lazio.

Durante le giornate di nebbia questo borgo fiabesco sembra letteralmente galleggiare nel vuoto…

Per saperne di più leggi: CIVITA DI BAGNOREGIO

PIENZA

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Si trova a pochi chilometri da Montalcino e Montepulciano, nella bellissima regione della Val d’Orcia a sud di Siena, tra sinuose colline e favolosi panorami. Pienza gode di una posizione davvero strategica: arroccata sulla cima ad un colle, che domina tutta la valle dell’Orcia con una vista mozzafiato.

Questo incantevole borgo, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1996, è conosciuto come la “città ideale” del Rinascimento.

Per saperne di più leggi: PIENZA: LA CITTA’ IDEALE

SCANNO

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Scanno è un bellissimo paesino abruzzese annoverato tra i borghi più belli d’Italia.

Sorge su un pendio della Montagna Grande, tra il monte Genzana ed il monte Marsicano, ed è immerso nello splendido scenario naturale costituito dal vicino Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Il borgo è costituito da un susseguirsi pittoresco di case, strade, scalinate, pizzette, archi e chiese. A circa 4 chilometri dal centro storico si trova il suo celebre lago a forma di cuore, formatosi oltre 3000 anni fa in seguito ad una frana del monte Rava che, precipitando a valle, ha sbarrato il corso del fiume Tasso.

Per saperne di più leggi: SCANNO – COSA VISITARE IN UN GIORNO

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NATURA

L’OASI DI NINFA

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È un “Monumento Naturale” situato nel comune di Cisterna di Latina, al confine con Norma e Sermoneta.

Si tratta di un tipico giardino all’inglese, il luogo ideale per trascorrere una giornata rilassante circondati dalla bellezza della natura, ma anche una meta perfetta per una gita fuori porta con tutta la famiglia.

L’attuale giardino è nato sulle rovine della cittadina medievale di Ninfa che, dopo un primo periodo di prosperità, cadde in uno stato di totale abbandono da cui venne riscattata, dopo circa 5 secoli, da Gelasio Caetani. Era l’anno 1921…

Per saperne di più leggi: VIAGGIO NELL’OASI DI NINFA

PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO LAZIO E MOLISE

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Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con la sua natura incontaminata, è la meta ideale per una vacanza all’insegna del relax, del benessere e dello sport.

All’interno del Parco c’è un’infinità di luoghi da vedere o percorsi da fare. Tra i più suggestivi ci sono quelli che partono dall’incantevole Val Fondillo, e quelli che attraversano la celebre “Camosciara”, la zona di riserva integrale del Parco.

Per saperne di più leggi: PARCO NAZIONELE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE: 3 IDEE PER SCOPRIRE UNA DELLE AREE PROTETTE PIU’ ANTICHE D’ITALIA

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PASQUA IN ITALIA: CITTA’ D’ARTE

ROMA

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La Città Eterna è una fonte inesauribile di bellezze artistiche.

Ovunque si sposti lo sguardo ci sono chiese, fontane, piazze, musei e siti archeologici unici al mondo.

Tra gli infiniti luoghi da visitare a Roma ce ne sono alcuni che, oltre ad essere incredibilmente belli, sono anche gratuiti…

Per saperne di più leggi: ROMA: 3 PERCORSI D’ARTE GRATUITI

FIRENZE

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Firenze è una delle città più belle del mondo, capace di attrarre milioni di persone ogni anno.

Ogni palazzo, ogni chiesa e ogni vicolo di questa magnifica città ha mille storie da raccontare…

Se cerchi informazioni, idee e suggerimenti per organizzare la tua visita a Firenze leggi anche: 5 SEGRETI DI FIRENZE e GUIDA ALLA GALLERIA DEGLI UFFIZI

MARE

LA RIVIERA DI ULISSE

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È un meraviglioso tratto costiero lungo circa 50 chilometri.

Si trova nel Lazio, in provincia di Latina. Si tratta di un luogo che è riuscito a conservare intatto il suo fascino antico e misterioso, anche grazie al fatto di essere rimasto per lo più al di fuori dei grandi circuiti del turismo di massa.

Per saperne di più leggi: LA RIVIERA DI ULISSE

AGROPOLI

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Sorge sul confine tra la Costiera Cilentana ed il Golfo di Salerno. Come lascia intendere il suo nome, la città sorge sulla sommità di un costone roccioso a picco sul blu del Tirreno.

In passato è stata una colonia della Magna Grecia, oggi, invece, rappresenta una porta aperta sul Parco Nazionale del Cilento e su tutta la costa meridionale campana.

Per saperne di più: AGROPOLI: IL MARE DEL CILENTO

ISOLE TREMITI

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San Domino, San Nicola, il Cretaccio, la Vecchia, Pianosa e Capraia (le ultime due da non confondere con le omonime isole dell’Arcipelago Toscano!).

I fondali attorno alle isole sono considerati un vero paradiso degli amanti delle immersioni e dello snorkeling. Offrono scenari spettacolari fatti di insenature, grotte sottomarine e relitti.

Tutta l’area dell’arcipelago fa parte della Riserva Marina Protetta del Parco Nazionale del Gargano.

Per saperne di più: 15 METE DA VISITARE IN PUGLIA

IL COLOSSEO SOTTO LA LUNA

Il Colosseo sotto la luna: un viaggio notturno tra i sotterranei e l’arena dell’anfiteatro più famoso del mondo.

Una suggestiva visita guidata dell’Anfiteatro Flavio al chiaro di luna.

I visitatori, avvolti dalla magica atmosfera notturna, potranno viaggiare in dietro nel tempo e scoprire la storia del monumento. Sia quella più nota, risalente ai fasti dell’antica Roma, ma anche quella cristiana, meno conosciuta ma ugualmente affascinante.

UN PO’ DI STORIA

“Ogni opera cede dinanzi all’Anfiteatro dei Cesari, la fama parlerà ormai d’una sola opera al posto di tutte”

Marziale, Liber de spectaculis

Originariamente era noto come Anfiteatro Flavio o semplicemente Anfiteatro.

Il nome “Colosseo” si diffuse solo nel Medioevo. Probabilmente a causa di una deformazione popolare dell’aggettivo latino “colosseum”, del resto non c’è da stupirsi che apparisse enorme, soprattutto se confrontato col le casette che c’erano a Roma nell’Alto Medioevo!

Si tratta del più grande anfiteatro romano del mondo, nonché del più imponente monumento dell’antica Roma che sia giunto fino a noi.

Nel 1980 fu inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, assieme all’intero centro storico di Roma, alle zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia ed alla Basilica di San Paolo fuori le mura.

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L’anfiteatro fu edificato in epoca Flavia su un’area al limite orientale del Foro Romano.

La sua costruzione, iniziata da Vespasiano nel 70 d.C., fu conclusa da Tito, che lo inaugurò il 21 Aprile nell’80 d.C. Ulteriori modifiche vennero apportate durante l’impero di Domiziano, nel 90.

Anticamente era usato per mettere in scena varie tipologie di spettacoli come: le lotte tra gladiatori, spettacoli di caccia, battaglie navali, rievocazioni di battaglie famose e drammi basati sulla mitologia classica.

IL COLOSSEO DOPO LA FINE DELL’IMPERO ROMANO

Finiti i fasti della Roma imperiale, il Colosseo conobbe un lunghissimo periodo di abbandono.

Nel VI secolo fu usato come area di sepoltura.

Tra il VI e il VII secolo fu fondata al suo interno una cappella oggi nota come chiesa di Santa Maria della Pietà al Colosseo.

Sotto papa Leone IV fu gravemente danneggiato da un terremoto, mentre il grande terremoto del 1349 provocò il crollo del lato sud, costruito su un terreno alluvionale instabile.

A lungo fu utilizzato come fonte di materiale edilizio e nel XIII secolo fu occupato dal palazzo dei Frangipane, successivamente demolito, e poi da altre abitazioni.

Papa Benedetto XIV, nel 1744, emanò un editto con cui ordinò la fine delle spoliazioni e fece costruire le quattordici edicole della Via Crucis. Pochi anni dopo, lo stesso papa, dichiarò il Colosseo chiesa consacrata a Cristo e ai martiri cristiani.

Nel corso dell’Ottocento e del Novecento si susseguirono vari interventi di restauro.

Nel 2007 il complesso è stato inserito fra le “Sette meraviglie del mondo moderno”.

IL COLOSSEO SOTTO LA LUNA: LA VISITA

Il percorso guidato accompagna i visitatori attraverso il dedalo di gallerie e passaggi, un tempo popolati da gladiatori e belve feroci, in cui si svolgevano i preparativi degli spettacoli.

Si tratta dell’antico “backstage” del Colosseo, la “macchina da spettacolo” più famosa della storia.  

In questi luoghi erano stoccati i materiali scenici e gli animali chiusi in gabbia venivano caricati sui montacarichi per raggiungere il piano dell’arena, dove avevano luogo le venationes, le simulazioni di caccia,  e i munera, i giochi tra i gladiatori.

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Percorrendo una passerella di circa 170 metri si possono attraversare le viscere del monumento e, con il favore della notte, si potrà rivivere appieno l’atmosfera che avvolgeva quel luogo mitico.

IL VELO DIPINTO

Quest’anno nel percorso di visita si inserisce anche la lettura multimediale di un dipinto murario del XVII secolo che raffigura una veduta ideale (a volo d’uccello) della città di Gerusalemme.

Il dipinto è posto a 8 metri d’altezza, proprio sull’arco di fondo della Porta Trionfale: la stessa dalla quale entravano i gladiatori e le belve che si affrontavano sull’arena.

I racconti del Vecchio e Nuovo Testamento rappresentati nel dipinto sono messi in luce da una selezione di 22 scene dell’opera, in dialogo con  l’incisione di Antonio Tempesta del 1601. 

Si tratta di un’esperienza immersiva.

La fioca luce della sera ed il ritmo della narrazione consentono di rivivere gli eventi rappresentati nel dipinto come: le vicende della Passione e Resurrezione di Gesù o la stella cometa premonitrice della distruzione di Gerusalemme.

Il dipinto di Gerusalemme ricorda l’importanza dell’Anfiteatro Flavio anche dopo la fine dell’impero romano. In particolare da quando, nel 1750, per volontà di Papa Benedetto XIV, è diventato sede della tradizionale Via Crucis.

La visita rievoca, infatti, la tradizionale cerimonia, passando davanti a una delle edicole e alla croce, poste lungo il perimetro dell’arena, per poi concludersi con uno sguardo a 360° sulla articolata struttura dei sotterranei e sull’immensità degli spalti, capaci di accogliere più di 60.000 spettatori.

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ROMA: 3 PERCORSI D’ARTE GRATUITI

Roma, la Città Eterna. Una fonte inesauribile di bellezze artistiche.

Ovunque si sposti lo sguardo ci sono chiese, fontane, piazze, musei e siti archeologici unici al mondo.

Una tale sovrabbondanza potrebbe creare nel visitatore – soprattutto se poco esperto della Capitale! – l’imbarazzo della scelta e lasciarlo in uno stato di disarmante incertezza.

E’ per questo che ho pensato di creare una piccola guida con 3 percorsi d’arte per esplorare Roma in modo totalmente gratuito: non vi resta che scegliere il vostro preferito!

SPIANDO ROMA DAL BUCO DELLA SERRATURA

Non c’è dubbio che il buco della serratura più famoso al mondo sia quello della porta dei Cavalieri di Malta. Siamo sull’Aventino, il più meridionale dei sette colli, ma anche quello che offre uno dei panorami più suggestivi sulla Capitale.

Avvicinate l’occhio alla serratura e guardate cosa si nasconde oltre, sicuramente rimarrete senza fiato: incorniciato da una fitta vegetazione, il panorama si apre sulla Cupola di San Pietro in un affascinante gioco prospettico.

Il tour sull’Aventino prosegue con la visita delle chiese di Santa Sabina e dei Santi Bonifacio e Alessio e termina nella magnifica cornice del Giardino degli Aranci.

La Basilica di Santa Sabina è una delle chiese paleocristiane meglio conservate.

L’ingresso principale è chiuso da una porta lignea risalente al V secolo, che costituisce il più antico esempio di scultura lignea paleocristiana. Attualmente sono visibili 18 riquadri (in origine erano 28) tra cui quello raffigurante la Crocifissione, che è la più antica raffigurazione conosciuta di questo evento!

La Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio svetta sull’Aventino dal V secolo.

Nel giugno 2019, in un’intercapedine del campanile, è stato rivenuto un affresco del 1100 raffigurante Sant’Alessio e il Cristo pellegrino. Si tratta di una scoperta unica perché l’affresco è in ottimo stato di conservazione e dunque è in grado di offrire molte informazioni sulle sue tecniche di realizzazione.

Infine eccoci giunti al Giardino degli Aranci (o parco Savello), uno dei parchi più romantici di Roma da cui si gode un’incantevole vista sulla Capitale. Un luogo che invita alla calma e consente di prendersi una pausa per godere di tutta la bellezza circostante.

CARAVAGGIO

La maggior parte delle opere attribuite a Michelangelo Merisi da Caravaggio sono conservate a Roma e, anche se molte sono esposte nei musei, alcune sono sparse nella città e fruibili gratuitamente.

La prima tappa è la chiesa di San Luigi dei Francesi che affaccia sulla piazza omonima, poco distante da piazza Navona. Qui si possono ammirare ben 3 opere di Caravaggio: la Vocazione di San Matteo, San Matteo e l’Angelo ed il Martirio di San Matteo.

La seconda tappa è la Basilica dei Santi Trifone e Agostino, in via della Scrofa, che ospita la Madonna di Loreto, detta anche Madonna dei Pellegrini, uno dei più noti capolavori di Caravaggio. Fu proprio il pittore a donare l’opera alla chiesa come ringraziamento per l’asilo concesso durante la fuga da un arresto. Caravaggio, infatti, aveva ferito un uomo nella vicina piazza Navona per aver rivolto alla sua amante troppe attenzioni. Sembrerebbe che il volto della Vergine abbia proprio i lineamenti  della donna all’origine della contesa, Lena.

L’ultima tappa è la Basilica di Santa Maria del Popolo, situata in piazza del Popolo, dalla quale prende il nome. A sinistra dell’altare maggiore c’è la cappella Cerasi, detta anche dell’Assunta o dei Santi Pietro e Paolo, è una delle cappelle più celebri di Roma. Qui Annibale Carracci e Caravaggio, i due maggiori pittori attivi nella Roma dell’epoca, si confrontarono negli anni 1600-1601, dando vita a uno dei capolavori inaugurali del Seicento romano. In particolare possiamo ammirare: la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo.

Santa Maria del Popolo merita di essere visitata a prescindere dalle opere di Michelangelo Mersi! Alla sua realizzazione parteciparono Bramante, Raffaello e Bernini ed incarna un perfetto esempio di contaminazione tra Rinascimento e Barocco.

LE FONTANE

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Il rapporto tra Roma e l’acqua è inscindibile, non solo a causa del Tevere che l’attraversa, ma soprattutto in virtù degli ingegnosi sistemi progettati, sin dall’antichità, per portare l’acqua nella Città Eterna. Secondo il poeta inglese Shelley, per giustificare un viaggio a Roma sarebbe sufficiente anche solo la visita delle fontane della città.

Partendo da piazza Barberini incontriamo la Fontana del Tritone. Imboccata via Sistina, ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, la Barcaccia domina piazza di Spagna. Entrambe le fontane sono opera del Bernini.

In ogni caso la più grande, celebre ed iconica fontana della Capitale resta Fontana di Trevi, costruita sulla facciata di Palazzo Poli da Nicola Salvi.

La storia della fontana è strettamente collegata a quella del restauro dell’Aqua Virgo, ovvero l’acquedotto dell’Acqua Vergine, che risale ai tempi dell’imperatore Augusto: infatti l’architetto Marco Vipsanio Agrippa (genero di Augusto) fece arrivare l’acqua corrente da un bacino sulla via Collatina, fino al Campo Marzio, per alimentare le terme volute e completate dallo stesso Agrippa, cui si deve anche l’edificazione del Pantheon, come vistosamente ricordato nel frontone! L’acquedotto, attivo da più di duemila anni, si snoda sottoterra per quasi venti chilometri.

Per chiudere l’itinerario tra le fontane più belle di Roma, non possono mancare la Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini in piazza Navona e il Fontanone dell’Acqua Paola al Gianicolo.