IL VECCHIO CIMITERO EBRAICO DI PRAGA

Il cimitero ebraico di Praga è stato fondato nel 1439, è uno monumenti più importanti del quartiere ebraico praghese, ma anche uno dei cimiteri ebraici più celebri del Vecchio Continente.

Ogni anno il cimitero viene visitato da migliaia di turisti ed è stato inserito dalla rivista National Geographic Traveler nell’elenco dei dieci cimiteri turistici più interessanti del mondo.

Nel 1995 è diventato un monumento culturale nazionale.

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Fonte: Pixabay

IL CIMITERO EBRAICO DI PRAGA: UN PO’ DI STORIA

Per oltre 3 secoli è stato l’unico luogo dove gli ebrei di Praga potevano seppellire i loro morti.

Le dimensioni attuali sono più o meno quelle medievali.

Nel corso del tempo, poiché il cimitero non poteva espandersi fuori dal suo perimetro, le tombe sono state soprapposte per sopperire alla mancanza di spazio.

In alcuni punti si sono sovrapposti fino a 10 strati di diverse sepolture. Le lapidi venivano staccate dal suolo, si procedeva alla nuova sepoltura creando una montagnola di terra, poi veniva rimessa la vecchia lapide con al fianco quella nuova.

Le tombe consistono esclusivamente di una lapide di arenaria o di marmo conficcata nel terreno. Nessun ritratto, perché la religione ebraica lo vieta. Solo disegni simbolici per indicare la professione o le qualità del defunto: forbici per sarti, pinzette per i medici, mani che benedicono per i sacerdoti e poi tanti animali per chi si chiamava Volpi, Orsi e così via.

Oggi si contano circa 12.000 lapidi, ma si ritiene che vi siano sepolti oltre 100.000 ebrei.

La tomba più visitata è quella di Rabbi Loew, dove i visitatori si fermano a pregare e lasciano sulla lapide i tradizionali sassi, oltre a monete e biglietti che esprimono i loro desideri.

Nel muro del cimitero sono inseriti frammenti di lapidi gotiche provenienti da un cimitero ancora più antico, scoperto nella Città Nuova, in via Vladislavova, nel 1866.

VISITARE IL QUARTIERE JOSEFOV ED IL CIMITERO EBRAICO DI PRAGA

Visitare il cimitero ebraico di Praga significa immergersi nella storia della comunità ebraica praghese.

La densità di lapidi, tardogotiche, rinascimentali, barocche, l’una quasi contro l’altra, il silenzio del luogo e l’eterna penombra – le tombe sono circondate dalle fronde degli alti sambuchi che crescono nel cimitero- creano un effetto unico.

E’ un luogo mistico e spettrale al tempo stesso.

Il cimitero è uno dei luoghi simbolo di Josefov, l’antico quartiere ebraico, un vivace intrigo di viuzze e sinagoghe che deve il suo nome a Giuseppe II d’Asburgo.

Il Museo Ebraico è articolato in sei siti: il Vecchio Cimitero, la Casa delle Cerimonie e le Sinagoghe Maisel, Pinkas, Klausen e Spagnola.

Puoi iniziare la visita proprio dalla Sinagoga Pinkas, un edificio con interni rinascimentali divenuto il Monumento all’Olocausto per commemorare gli ebrei di Boemia e Moravia.

Tra le sinagoghe spicca quella Spagnola con il suo favoloso stile moresco. L’interno è una profusione di stucchi scintillanti con sfumature turchesi e dorate.

La Sinagoga Vecchia-Nuova non fa parte del complesso del Museo Ebraico, ma è una perla dell’architettura boema ed il fulcro del culto ebraico di Praga. In origine era detta Sinagoga Nuova, divenne poi Vecchia-Nuova quando ne fu costruita un’altra nelle vicinanze.

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Anche la sinagoga del Giubileo non fa parte del complesso museale.

E’ la più recente tra le sinagoghe di Praga ed è conosciuta anche come sinagoga di Gerusalemme per la sua posizione sulla via Jeruzalémská, non lontano dalla Stazione Centrale.

La sinagoga venne completata nel 1906 e fu chiamata “del Giubileo” in onore del 50º anniversario di regno dell’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, celebrato nel 1898, anno in cui era stata decisa la costruzione del nuovo tempio.

L’edificio, esternamente coloratissimo, è stato progettato con uno stile che mescola l’arte moresca al liberty.

LA LEGGENDA DEL GOLEM

Nel XVI secolo a Praga la comunità ebraica era vittima di continue violenze e soprusi, fu così che, secondo la leggenda, il rabbino Loew decise di plasmare una creatura che, ubbidendo solo ai suoi ordini, avrebbe protetto la sua gente.

Il rabbino plasmò il suo Golem – questo era il nome scelto per la creatura – nella soffitta della Sinagoga Vecchia – Nuova, usando il fango della Moldava.

Chi crede alla leggenda sostiene che il sia stato il Golem del rabbino Loew ha salvare il ghetto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tuttavia c’è anche un’altra spiegazione, più razionale e terrificante, che chiarisce perché il quartiere sia sopravvissuto indenne al conflitto. Sembrerebbe che le autorità naziste, una volta sterminata la razza ebraica, volessero trasformarlo in una sorta di museo per spiegare alle future generazioni chi erano stati gli ebrei e l’importanza della loro opera di “purificazione”.

INFORMAZIONI UTILI

Il quartiere ebraico dista 5 minuti a piedi dalla Piazza della Città Vecchia e 10 minuti a piedi dall’estremità orientale del Ponte Carlo.

Per chi arriva dalle zone periferiche della città, il modo migliore per raggiungere il cimitero è quello di sfruttare la linea A della metropolitana. La fermata Staroměstská, infatti, dista solo 3 minuti a piedi dall’ingresso del cimitero.

E’ possibile visitare il cimitero ebraico di Praga e tutti gli altri siti del Museo Ebraico tutti i giorni tranne il sabato ed giorni dedicati alle festività ebraiche.

Da Novembre a Marzo, dalle 09.00 alle 16.30

Da Aprile ad Ottobre, dalle 10.00 alle 18.00

Per informazioni sulle varie tipologie di biglietti si può visitare il sito jewishmuseum.cz

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4 pensieri su “IL VECCHIO CIMITERO EBRAICO DI PRAGA

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  2. La zona ebraica al tempo quando sono stata con la scuola non sono riuscita a visitarla. Mi piacerebbe visitare nuovamente Praga da cima a fondo 🥰

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