Sono stata ad Urbino nel mio ultimo viaggio nelle Marche ed è stata una bellissima scoperta!
Camminare nel suo centro storico significa assistere ad un susseguirsi di vicoli, chiese, imponenti edifici ricoperti da mattoni rossi e punti panoramici che si aprono improvvisamente su un paesaggio che infonde quiete ed armonia.
Urbino sembra sospesa tra passato e presente.
Da una parte, infatti, è stata la città natale di Raffaello e la culla del Rinascimento italiano, ma dall’altra è anche una moderna città universitaria.
In questo articolo ti racconto cosa vedere ad Urbino in un giorno, ma partiamo dal presupposto che un giorno può bastare solo per conoscere l’essenziale!
C’è bisogno di molto più tempo per apprezzare a pieno le mille sfumature di questa splendida città!
IL PALAZZO DUCALE DI URBINO

“Chi arrivi a Urbino ignaro e della sua storia e della sua importanza si trova di fronte a una sorpresa straordinaria, anzi a un miracolo. Nel giuoco delle colline che sopportano le strade d’accesso ecco che appare un palazzo fatato che il tempo non ha sfregiato né intaccato. È un salto indietro nel tempo, un tuffo nella purezza e nella libertà dello spirito.”
Carlo Bo
Il palazzo, voluto dal Duca di Urbino Federico da Montefeltro, venne costruito nel corso del XV secolo.
I tre architetti che ebbero il merito di rendere questo edificio uno dei palazzi più belli dell’epoca rinascimentale furono: il fiorentino Maso di Bartolomeo, il dalmata Luciano Laurana e il senese Francesco di Giorgio Martini.
Fu grazie a loro che il palazzo divenne una costruzione di straordinaria raffinatezza decorativa, di eccezionale bellezza, di grandissima comodità; un “palazzo in forma di città” in grado di accogliere centinaia di persone.
Nel corso del XVI secolo, con il passaggio del Ducato alla dinastia Della Rovere, il palazzo subì nuovi ampliamenti e modifiche, con l’aggiunta del secondo piano nobile, il cosiddetto “Appartamento roveresco”.
A partire dal 1631, con la devoluzione del ducato alla Santa Sede, il palazzo dovette subire un lento processo di spoliazione e degrado che terminò solo nel 1912 quando divenne la sede della Galleria Nazionale delle Marche.
LA GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE

Attualmente la Galleria occupa tutte le sale finora recuperate del Palazzo Ducale al primo e secondo piano, per un totale di circa 80 ambienti.
Vi sono esposti dipinti su tavola e su tela, affreschi, sculture in pietra e in terracotta, sculture lignee policrome e dorate, legni intarsiati, mobili, arazzi, disegni e incisioni: tutte opere risalenti ad un periodo compreso tra il Trecento e il Seicento.
La visita ha inizio dal Cortile d’Onore, il cuore del Palazzo, contornato sui quattro lati da un portico ad archi. Dal Cortile si accede ad una serie di ambienti suggestivi come: la Biblioteca del Duca, la Sala dei Banchetti e le due cappelline private.
Salendo il monumentale Scalone d’Onore si raggiunge il primo piano nobile, diviso in cinque appartamenti: Appartamento della Jole, dei Melaranci, degli Ospiti, del Duca, e della Duchessa; oltre a varie Sale di Rappresentanza.
Nell’appartamento del Duca, ed in particolare nel suo Studiolo, si entra completamente nel mondo rinascimentale di Federico da Montefeltro.
Per informazioni su orari e biglietti visita il sito urbinoducale.it
LA CASA NATALE DI RAFFAELLO SANZIO
Raffaello nacque ad Urbino il 28 marzo dell’anno 1483.
Nella formazione del pittore fu determinate il fatto di essere nato e di aver trascorso la giovinezza nella città marchigiana. Urbino, infatti, in quel periodo era un centro artistico di grande importanza; un faro che illuminava l’Italia e l’Europa con gli ideali del Rinascimento.
Dopo la morte di Raffaello, avvenuta a Roma nel 1520, la sua casa natale venne acquistata dall’architetto Muzzio Oddi e, nel corso dei secoli, ha conosciuto varie vicende fino a quando nel 1873 venne acquistata dall’Accademia Raffaello.
Proprio grazie all’interesse dell’Accademia, la casa si è arricchita nel tempo di numerose opere d’arte come: dipinti, sculture, arredi lignei e ceramiche.
Alcuni di questi oggetti sono strettamente connessi a Raffaello, altri documentano la ricca storia urbinate in campo artistico, civile e religioso; altri, infine, costituiscono diretta testimonianza del mito che in varie epoche ha accompagnato la figura di Raffaello.
IL DUOMO DI URBINO

Il Duomo è dedicato a Santa Maria Assunta.
Fondato nel 1021, in sostituzione di una precedente chiesa fuori le mura, fu poi ricostruito nel XV secolo su istanza di Federico da Montefeltro, secondo un progetto semplicissimo e spoglio, a tre navate su piloni bianchi. L’edificio, terminato nel 1604, andò perduto con il terremoto del 12 gennaio 1789.
Gli urbinati affidarono la ricostruzione all’architetto romano Giuseppe Valadier, che concluse l’edificio nel 1801.
Il raffinato interno è un bell’esempio di stile neoclassico: a croce latina, con tre navate bianche coperte da volta a botte, coronato, all’incrocio del transetto, da una maestosa cupola.



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