Ponza è la più grande delle isole che costituiscono l’Arcipelago Ponziano. Si trova proprio davanti al Golfo di Gaeta, a circa 21 miglia nautiche a sud di San Felice Circeo.
Le atre isole dell’arcipelago sono: Gavi, Zannone, Palmarola, Ventotene e Santo Stefano. Tra loro soltanto Ponza e Ventotene sono abitate permanentemente.
Eugenio Montale definì Ponza un paradiso in terra, tanto gli apparve magnifica quest’isola dove il blu del mediterraneo si mescola al bianco delle scogliere ed al giallo delle ginestre.
PONZA: UN PO’ DI STORIA
L’isola di Ponza è stata abitata fin dal Neolitico.
Venne occupata dai Volsci, poi dai Fenici e dai Greci. Il suo nome, infatti, deriverebbe dal greco antico Pòntos, Πόντος o Pontia, Πόντια, ossia “mare”.

In epoca romana Ponza si sviluppò enormemente diventando una cittadina fiorente e popolata che ospitava sfarzose ville patrizie. Successivamente l’imperatore Augusto trasformò l’isola in luogo di esilio per illustri personaggi politici.
Durante il Medioevo, grazie all’opera dei monaci benedettini, rimase un fiorente centro commerciale e religioso. Tuttavia il loro lavoro fu pressoché vanificato quando, a partire dal IX secolo, Ponza fu oggetto di feroci razzie da parte dei pirati saraceni.
Nel 1542 l’imperatore Carlo V diede l’isola in feudo a Pier Luigi Farnese. Circa due secoli dopo, nel 1734, Elisabetta Farnese, madre di Carlo III di Spagna re di Napoli, cedette l’intero arcipelago delle Ponziane al figlio che avviò un’intensa colonizzazione, facendovi pervenire coloni soprattutto da Ischia. Durante il periodo borbonico vennero avviati una serie di lavori destinati a migliorare le condizioni di vita degli isolani. Molte di queste opere, come il porto, caratterizzano tutt’ora l’isola.
Nel 1928 il regime fascista destinò Ponza a luogo di confino degli oppositori politici. Vi furono inviati, dai Tribunali Speciali, Giorgio Amendola, Lelio Basso, Pietro Nenni, Mauro Scoccimarro, Giuseppe Romita, Pietro Secchia e Umberto Terracini. Lo stesso Mussolini fu poi prigioniero nell’isola dal 27 luglio al 7 agosto 1943.
COSA VISITARE

La prima cosa che si vede arrivando a Ponza è la zona del porto. Andando oltre si incontra prima il centro storico e poi il Borgo di Santa Maria con il suo porticciolo, qui l’isola diventa un po’ meno turistica. Proseguendo ancora Ponza si restringe e diventa una striscia sottile, questa è la zona di Le Forna, la parte più selvaggia ed alta dell’isola.
Qui il turismo è veramente poco, le case sono più economiche e le spiagge sono meno affollate. Questa zona merita di essere visitata con attenzione, proprio per la sua autenticità. L‘interno dell’isola è montuoso ed attraversato dalle mulattiere che portano all’area vulcanica che è il cuore di Ponza.
L’isola è famosa soprattutto per le sue calette bianche e per l’acqua cristallina. Il suo mare è uno dei più belli del Mediterraneo. I suoi fondali caraibici, con relitti e grotte, ne fanno un paradiso per lo snorkeling ed il diving. Tuttavia Ponza non è solo mare. L’isola offre tantissime possibilità anche agli appassionati di trekking e di storia, grazie a due necropoli romane ed ai resti di sontuose ville imperiali.
Tra le mete imperdibili a Ponza ci sono:
IL FARO
Si trova in cima al Monte Guardia, il punto più alto dell’isola da cui si gode di uno splendido panorama sull’arcipelago pontino. Nei suoi pressi ci sono anche i resti di una necropoli romana.
SCOGLIO DELLA TARTARUGA
Lo Scoglio deve il suo nome alla somiglianza con una testuggine. Dalla chiesa di Le Forna si raggiunge a piedi percorrendo un breve sentiero da dove si accede ad una bellissima caletta. Il sentiero è stato inagibile per molto tempo ed è consigliabile percorrerlo con scarpe da trekking.
PISCINE NATURALI
Il “Fontone”, meglio conosciuto con il nome di “Piscine Naturali”, è un piccolo gioiello. Si tratta di una delle maggiori attrazioni turistiche dell’Isola di Ponza: delle “vasche” di pietra che si sono formate in seguito all’intensa attività vulcanica dell’Isola.
Sono raggiungibili da un sentiero via terra composto per la maggior parte da gradoni (circa 300) ricavati nella roccia. La difficoltà del sentiero è minima e la bellezza del paesaggio ripaga ampiamente dello sforzo fatto!
Poiché è possibile fare il bagno nelle piscine naturali, nel periodo estivo c’è sempre molta folla.
GROTTE DI PILATO
Si tratta di un complesso archeologico ipogeo e subacqueo risalente al I secolo a.C.
I Romani realizzarono questo sistema di grotte scavando il tufo, per l’allevamento delle murene.
Si trovano appena dopo il porto ed il loro nome è legato ad un’antica leggenda di cui fu protagonista Ponzio Pilato che, ancora lungi dall’essere il Governatore della Giudea, all’epoca era solo lo scapestrato rampollo di una nobile famiglia romana. Ufficialmente venne inviato a Ponza con l’incarico di sedare una rivolta. In realtà la famiglia voleva tenerlo occupato e lontano dai guai. L’espediente ebbe successo perché Pilato riuscì talmente bene nella sua missione che il Senato gli assegnò il grado di Governatore e lo mandò in Palestina per domare gli ebrei ribelli.

GROTTA DI ULISSE
Si trova vicino alle Grotte di Pilato. È raggiungibile via mare, con un tour in barca oppure a nuoto. La grotta è piccola, ma grazie ad una apertura da cui filtra il sole si creano spettacolari giochi di luce.
FARAGLIONI DI PONZA
Il Faraglione del Calzone muto è una roccia solitaria che ricorda un po’ la forma di un pantalone. La leggenda vuole che un marinaio muto, volendo gridare la sua gioia per quel meraviglioso paesaggio e non potendo parlare, lanciò i suoi pantaloni sullo scoglio che ne prese la forma: il calzone del muto, appunto.
I Faraglioni della Madonna un tempo facevano parte della maestosa villa estiva di Augusto, ora invece si possono raggiungere solo via mare. Il loro nome deriva da una cappella scavata nella roccia dedicata alla Madonna della Salvazione.
CAPO BIANCO
In questo tratto di costa, in cui la roccia è di un bianco abbagliante, nidifica il Falco Pellegrino. Si può raggiungere solo via mare ed è l’ideale per fare birdwatching.
Fellini rimase talmente impressionato dalla natura di questo posto che decise di girarvi alcune scene del Satyricon.
LE SPIAGGE DI PONZA
Molte delle spiagge dell’isola sono raggiungibili solo via mare. Al porto di Ponza, ma anche nei vari porticcioli, si possono affittare gozzi o gommoni per circumnavigare l’isola, raggiungere le sue spiaggette e fare il bagno nei posti più belli.
Tra le spiagge più belle di Ponza ci sono Chiaia di Luna, la spiaggia del Frontone, la spiaggetta di Santa Maria e Cala Feola.
Quest’ultima è l’unica spiaggia di sabbia dell’isola. È piccola ed il fondale è basso, adatto anche ai bambini. C’è un chiosco attrezzato e si raggiunge in barca oppure a piedi percorrendo un breve sentiero e delle scalinate.
Cala Del Core, invece, è conosciuta come la spiaggia più romantica di Ponza. Sulla parete rocciosa che sovrasta la cala c’è una forma simile ad un cuore e, secondo una leggenda isolana, il suo nome è legato ad una storia d’amore tanto intensa quanto sfortunata.
INFORMAZIONI UTILI
Il periodo migliore per visitare Ponza è quello di maggio/giugno, oppure settembre. Durante l’estate ci sono sempre moltissimi turisti e diventa più difficile godersi a pieno la bellezza dell’isola.
La zona del porto è il punto di partenza di tantissime gite o escursioni che offrono la possibilità di fare il periplo dell’isola, di visitare le sue grotte e le cisterne romane, ma anche le altre isole dell’arcipelago.

I traghetti per Ponza partono quotidianamente dai porti di Anzio, Formia, San Felice Circeo, Terracina e Napoli.
Ponza è lunga poco più di 7 km ed ha un’unica strada che la percorre da sud a nord, collegando le varie frazioni. È caldamente consigliato di imbarcarsi senza auto poiché, da giugno a settembre, la mobilità interna è molto limitata e prevede varie ZTL.
In ogni caso non mancano le alternative per muoversi sull’isola.
Gli autobus pubblici, che partono dal parcheggio di Via Banchina Nuova, a pochi metri dallo sbarco delle navi, collegano il porto con le varie frazioni. Il costo è di € 1,50 a persona per corsa.
Per chi, invece, vuole muoversi più liberamente c’è la possibilità di noleggiare, sempre nei pressi del porto, scooter, golf car, automobili e bicilette elettriche.
Infine ci sono taxi e NCC.
Se, invece, non è proprio possibile fare a meno dell’auto, sull’isola sono presenti parcheggi custoditi e non, esterni alle ZTL:
• Ponza Parking, in Strada Provinciale Ponza – Tre Venti al Km 0,280 (più comunemente chiamata via Panoramica);
• Parcheggio Santa Maria;
• Parcheggio incustodito nella frazione di Calacaparra.